Cosa significa “orologio al quarzo”?

Ogni volta che mettiamo piede in una gioielleria, o che ci imbattiamo in un sito web specializzato, entriamo a contatto con nomi e realtà che ci sembrano lontane dal linguaggio comune e troppo “tecniche” per poter essere comprese.
Eppure, la curiosità e la sete di conoscenza è tanta… Ad esempio, cosa significa “orologio al quarzo”? Che differenze ci sono rispetto ad altre tipologie di orologio? Scopriamolo insieme!

La storia

La prima applicazione del quarzo per misurare lo scorrere del tempo risale al 1928, per un’invenzione degli statunitensi Horton e Morrison. La prima vera applicazione del meccanismo accade invece 10 anni dopo, nel 1939, all’osservatorio di Greenwich. Solo negli anni ’60 nascono orologi portatili con tale meccanismo. Nel 1971 entra nel mercato internazionale anche il primo orologio da polso con display digitale.

Il meccanismo

Come si calcola lo scorrere del tempo? Abbastanza semplice: attraverso le oscillazioni che un cristallo di quarzo compie, se entra a contatto con elettricità. Un cristallo di quarzo, infatti, se sottoposto a compressione, produce una differenza di potenziale elettrico: al contrario, se gli viene applicata una tensione elettrica, manifesta deformazione meccanica.

La fonte di energia

Ovviamente, per poter attivare la vibrazione del cristallo di quarzo, occorre una fonte di energia elettrica. La troviamo facilmente in una semplice batteria. Il quarzo, attivato dalla batteria, invia impulsi elettrici al motore dell’orologio, che a precisi intervalli, esercita una forza per muovere le lancette.Negli orologi da polso la frequenza di oscillazione del cristallo è fissata a 32768 Hertz. Tramite la divisione elettronica (di circa 16 volte!) di questo numero, si arriva a raggiungere l’1…e a questo punto, la lancetta di muove di un secondo.

Componenti dell’orologio al quarzo

Oltre al quarzo e alla batteria, ovviamente all’interno dell’orologio è presente un circuito elettrico per collegare i due componenti principali e tutta una serie di ingranaggi meccanici per permettere lo spostamento delle lancette.

La differenza rispetto ad altri modelli

Sapete qual è il margine di errore nel calcolo dei secondi per un orologio al quarzo? Circa 2 secondi al mese. Una vera e propria garanzia, soprattutto contro i colleghi a movimento meccanico, dove si può arrivare a una differenza di marcia di 6 secondi al giorno…
Gli orologi con movimento al quarzo possono essere inoltre estremamente sottili. Si tratta della maggior parte dei prodotti attualmente sul mercato, con un meccanismo molto ricercato, di facile mantenimento. Ovvio, bisogna ricordarsi che, di tanto in tanto, è necessario sostituire la batteria! Una revisione al meccanismo dopo svariati anni di utilizzo si rivela necessaria, per far sì che tutti i componenti siano ben funzionanti e lubrificati. Insomma: un ottimo investimento, duraturo nel tempo e di pratico utilizzo.

I nostri suggerimenti

Dopo aver parlato del meccanismo, è giunto il momento di presentarvi alcuni orologi al quarzo che si rivelano tra i migliori sul mercato. Apprezzati per qualità, design, funzionamento ed estetica elegante ma sbarazzina, gli orologi Tissot sono uno dei marchi che ci sentiamo di consigliarvi con più fervore.
Li potete trovare in negozio o sul nostro shop online, con a disposizione modelli per ogni gusto.

Spero che l’articolo di oggi sia stato interessante e utile per imparare qualcosa in più sul mondo degli orologi.
Ci rivediamo qui, prestissimo, con un nuovo articolo!

Olga

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